Accogliere e accompagnare
TRATTA E SFRUTTAMENTO
La tratta di esseri umani è un fenomeno complesso, soggetto a continue evoluzioni che ne modificano gli scenari e le caratteristiche. La pratica consiste nel forzare o indurre una persona a fare ingresso o a soggiornare in un determinato territorio mediante l’impiego della forza o altre forme di coercizione, di minacce, di inganno, di abuso di potere o facendo leva su una posizione di vulnerabilità. L’obiettivo è sfruttare la persona a fini sessuali, lavorativi, nell’accattonaggio, nel compimento di attività illecite, per sottoporla a matrimoni forzati o al prelievo di organi. La tratta è un reato punito dall’articolo 601 del Codice Penale.
Le vittime di tratta e grave sfruttamento sono caratterizzate da elevata vulnerabilità e hanno diritto a specifici percorsi di protezione e assistenza, attraverso programmi e risorse dedicate, che garantiscono in via transitoria adeguate condizioni di alloggio, di vitto e di assistenza sanitaria.
Dedalus promuove e realizza interventi finalizzati al contrasto della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani sull’intero territorio della Regione Campania. Fuori tratta – Azioni per l’emersione, l’assistenza e l’integrazione sociale rivolte alle vittime di tratta e grave sfruttamento è il più rilevante e longevo progetto di Dedalus, realizzato dal 2000 a seguito di un finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gli interventi realizzati da Dedalus, che seguono il Piano Nazionale Anti-tratta e in un’ottica di multi-intervento puntano a far emergere il fenomeno e contrastarlo. Forniscono inoltre assistenza alle vittime, predisponendo programmi individualizzati di protezione sociale e inclusione socio-lavorativa.
I programmi sono costruiti attorno alla singola persona, tenendo conto di fattori come la nazionalità, l’età, il genere, il tipo di sfruttamento subito e le condizioni fisiche e psicologiche. Dedalus fornisce accoglienza abitativa, assistenza sanitaria, psicologica e legale; accompagna le vittime all’ottenimento del permesso di soggiorno; effettua formazione, orientamento e supporto all’inserimento socio-lavorativo.
Dedalus è iscritta al registro nazionale delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore di stranieri immigrati, alla sezione II (ex III).
ACCOGLIENZA DONNE VITTIME DI VIOLENZA SOLE O CON FIGLI
La violenza contro le donne, in tutte le sue molteplici manifestazioni, è spesso difficile da riconoscere.
I maltrattamenti in famiglia, la violenza fisica, psicologica, economica e sessuale, i matrimoni forzati, lo sfruttamento sessuale, le molestie sul luogo di lavoro attengono al fondamento patriarcale della società, riprodotto e legittimato attraverso l’asimmetria di potere tra i generi.
La violenza sulle donne è strutturale e non riguarda specifici contesti culturali o classi sociali, tuttavia la situazione può essere particolarmente esasperata per le donne migranti a causa delle forti discriminazioni che le privano di opportunità di emancipazione, autonomia e tutela dei diritti.
Nel 2001 Dedalus inaugura la prima casa d’accoglienza per donne in difficoltà. A partire dal 2008, si impegna nel contrasto alla violenza contro le donne attraverso l’apertura di Case Rifugio e Centri antiviolenza, strutturando un tipo di intervento che coniuga le pratiche politiche consolidate dal movimento delle donne con metodologie professionali di accoglienza e di supporto. Per sostenere ogni singola donna nel percorso di fuoriuscita, è infatti necessario partire da un approccio politico che collochi il vissuto di ognuna nella dimensione sociale.
Oggi Dedalus gestisce due centri antiviolenza, il CAV Materdei a Napoli ed il CAV Kintsugi a Mugnano di Napoli, due case rifugio ad indirizzo segreto, Casa Karabà e Casa Fiorinda ed una casa di semi-autonomia Casa Kirikù. Inoltre, la cooperativa è ente attuatore del progetto OpLa Donne volto all’orientamento e inserimento lavorativo delle donne che subiscono maltrattamenti.
Attraverso il lavoro di équipe multidisciplinari, le donne che hanno subito violenza sono accompagnate in percorsi individuali di fuoruscita e sostenute fino al raggiungimento della completa autonomia. I percorsi, articolati in base ai bisogni e ai desideri della donna, possono prevedere: accoglienza ed ascolto, ospitalità in struttura protetta, sostegno psicologico, supporto legale, orientamento alla formazione e al lavoro, sostegno all’autonomia abitativa, mediazione linguistico culturale. Attraverso il progetto RESTART, per i bambini vittime di
violenza diretta e/o assistita che sono accolti insieme alle loro madri, vengono inoltre realizzati percorsi riparativi specifici.
La Dedalus è inoltre impegnata in attività di prevenzione sul piano culturale attraverso eventi formativi ed iniziative di sensibilizzazione finalizzate a diffondere una cultura della parità tra i generi e veicolare linguaggi e immaginari liberi dal sessismo.
FORMAZIONE E LAVORO
Dedalus progetta e gestisce percorsi di orientamento, formazione e supporto all’inserimento lavorativo, in particolare negli ambiti dell’immigrazione e delle politiche dell’infanzia e l’adolescenza.
La formazione è rivolta ai destinatari dei servizi individuati negli ambiti di intervento territoriali pubblici o del terzo settore. Ha l’obiettivo di favorire processi di emancipazione di persone migranti e giovani in difficoltà, contrastare la dispersione scolastica, sostenere la professionalità di operatori e operatrici, migliorare la conoscenza del fenomeno migratorio e diffondere buone pratiche.
L’attività di orientamento al lavoro, rivolta a persone a rischio di disagio e marginalità sociale, condizioni che pensano con maggiore forza nel mercato del lavoro che già offre sbocchi occupazionali scarsi e dequalificati, ha una funzione trasversale a tutte le azioni volte a migliorare la qualità della vita e a progettare percorsi individualizzati d’inclusione socio lavorativa e di accesso al diritto di cittadinanza.
L’emancipazione delle persone in condizioni di svantaggio reale passa per la capacità di essere competitivi nel mercato del lavoro, fino a bilanciare le condizioni di partenza con effettive pari opportunità nel complesso dell’offerta. Dedalus supporta le persone in condizioni di svantaggio nella definizione di percorsi personalizzati, attraverso colloqui di orientamento, pre-formazione, bilancio delle competenze, tecniche di ricerca attiva del lavoro, tirocini presso aziende e borse di lavoro.
MINORI SOLI NON ACCOMPAGNATI
Con minori stranieri non accompagnati si intendono quei bambini e ragazzi che si trovano fuori dal Paese di origine separati dai genitori o da una persona adulta che per legge o consuetudine è responsabile della loro cura e protezione.
Sono persone che partono con un progetto migratorio del tutto simile a quello degli adulti: fuggono cioè da Paesi devastati da povertà, carestie, guerre, conflitti sociali e politici, ma hanno maggiori fragilità.
Sono piccoli uomini e piccole donne che devono fare i conti con condizioni di vita molto dure, spesso caratterizzate dalla tensione tra il sogno del successo e il rischio di fallimento, giovanissimi viaggiatori ai quali l’affettività e il gioco sono spesso negati.
Dal 2001 Dedalus costruisce spazi di incontro per non lasciarli soli, per proporre loro opportunità di cittadinanza, per supportarli nel loro progetto migratorio. Mediatori e mediatrici, operatori e operatrici mettono in campo progetti e servizi di accoglienza, di cura e di emancipazione, in tutti i luoghi abitati e frequentati dai minori soli, per costruire con loro relazioni significative: gli interventi si articolano in strada, con i servizi di prossimità, nei centri di prima accoglienza, nelle comunità per minori, negli Istituti penitenziari minorili (Ipm), nei centri interculturali.
Nel 2004 Dedalus ha inaugurato Nanà, il primo centro diurno interculturale fronte strada nato nella città di Napoli, che offre uno sportello di ascolto, orientamento e accompagnamento ai servizi, consulenza legale, attività orientative e di socializzazione, orientamento al lavoro e tirocini.
Dedalus gestisce inoltre due appartamenti all’interno dei progetti VAVISOL (Vado a Vivere da Solo) e ALIANTE: si tratta di strutture di sei posti in leggera autonomia in cui sono ospitati giovani dai 17 ai 21 anni. Altri due appartamenti, all’interno del progetto PAG (Percorsi di Autonomia Guidati), ospitano invece neo maggiorenni, per assicurare la continuazione del loro percorso.