La mediazione linguistico-culturale
La mediazione linguistico-culturale è una metodologia d’azione trasversale a tutti i servizi rivolti agli immigrati. Il mediatore non è mero interprete linguistico o soggetto atto a sopperire alle carenze dei servizi pubblici ma soggetto che agisce per realizzare nuovi modi di comunicazione e relazioni socioculturali.
La mediazione culturale operata dalla Dedalus mira a:
- facilitare l’accesso ai servizi ed alle altre opportunità territoriali per gli immigrati e le immigrate, svolgendo un’azione di filtro per decodificare e indirizzare i bisogni, per favorire e permettere la realizzazione delle pari opportunità;
- promuovere interventi informativi e culturali rivolti alla popolazione ospite, al fine di diffondere sul territorio una reale conoscenza del fenomeno “immigrazione” così da non incorrere in stereotipi negativi e/o atteggiamenti di rifiuto e discriminazione;
- favorire, tra i migranti, il mantenimento della cultura di origine e dei legami con la stessa.
Inoltre, il mediatore culturale svolge anche una funzione di supporto alla progettazione degli interventi rivolti agli immigrati, attraverso l’analisi dei loro bisogni.
I servizi di mediazione linguistico-culturale offerti riguardano l’ambito socio-sanitario, socio-educativo e lavorativo, presso i centri di accoglienza, gli sportelli informativi e di orientamento, gli istituti penali, i servizi sociali, le postazioni di pubblica sicurezza.
La Mediazione Linguistico Culturale di Nunzia Cipolla, Tiziana Fortino e Andrea Morniroli