Facciamo Politica. Si può fare… ma solo insieme!

18 Febbraio 2025
Napoli e la Campania, lo sappiamo, sono territori segnati da ferite, disagi e complessità profonde.
Ma sono anche territori attraversati da uno straordinario formicolio di pratiche ed esperienze inventate e messe in campo dall’eterogeneo e articolato mondo del civismo attivo. Gli esempi abbondano in ogni ambito: dal fare sociale ed educativo alla tutela dell’ambiente e dei beni comuni; dalla lotta alle mafie e all’illegalità alle produzioni artistiche e culturali; fino alle attività economiche di tanti piccoli e medi imprenditori che investono nell’innovazione tecnologica e in produzioni attente ai luoghi e alle persone.
Sono, questi, mondi che spesso si incrociano e collaborano perché condividono l’idea che in una regione come la nostra l’unico modo giusto e credibile per pensare allo sviluppo sia intrecciare economia, sociale, cultura e tutela ambientale.
Questo variegato mondo del “fare”, però, dialoga solo in modo saltuario e difficoltoso con la politica e con i partiti. I partiti erano un tempo punto di confronto, di riflessione e di sintesi necessaria per trasformare i saperi del fare in proposte politiche e leggi (con il rischio, certo, di costringere la propria azione solo nell’ambito dello straordinario e non dell’ordinario). Oggi l’assenza di dialogo priva i decisori politici di uno spazio necessario per uscire da un approccio lontano dalle urgenze dei territori e dai bisogni delle persone, come testimonia peraltro la disaffezione crescente nella società rispetto all’impegno politico, a iniziare dalle percentuali sempre più alte del non voto.
Per queste ragioni, essendo parte di quel “formicolio”, riteniamo giusto impegnarsi per aprire con le forze politiche di sinistra e dell’ambito democratico e progressista, un percorso comune e condiviso per avere un dialogo diretto, continuativo e paritario tra partiti e espressioni del civismo attivo.
Un dialogo basato sul reciproco riconoscimento, attraverso il quale condividere contenuti, metodi, forme e soggettività della rappresentanza.
Questo tentativo ci pare necessario non solo per arginare l’arroganza e la rivalsa culturale della destra ma anche per rafforzare la capacità di incidere, tanto dei partiti quanto delle nostre organizzazioni.
I partiti possono così provare a ripristinare un legame, troppo spesso assente o debole e saltuario, con le comunità e i territori e, d’altro canto, le nostre esperienze e il nostro fare possono ritrovare un fertile terreno di confronto per trasformarsi in politiche pubbliche attive, superando la frammentazione e trasformando lo straordinario in ordinario. Si parte da un programma fondato su contenuti e proposte che riguardino nel concreto i problemi della regione e delle persone che la abitano. L’elenco delle cose da cui partire è lungo ed esemplificativo:
- si torni a proporre una sanità pubblica e non piegata alle esigenze del mercato;
- si investa sul trasporto pubblico, con particolare attenzione alle esigenze di pendolari e studenti, nonché alle linee che collegano i centri alle periferie e alle aree interne;
- si propongano forme di regolamentazione e governo del turismo, che rappresenta certamente un’occasione ma, come sta accadendo a Napoli, provoca anche insopportabili meccanismi di gentrificazione e di impossibilità per molti, a iniziare da studenti, poveri e vulnerabili, di poter accedere al diritto di avere un’abitazione dignitosa;
- si investa sulla qualità di vita delle aree interne con particolare attenzione alle forme innovative del welfare personalizzato e delle metodologie esistenti per una sanità territoriale diffusa ed efficiente in aree spopolate;
- sia dia nuovo “senso” alla programmazione del CSR per promuovere un’agricoltura capace di essere fattore di coesione e rigenerazione rurale e non di caporalato e speculazione;
- si torni a investire come priorità su educazione e welfare, in un territorio che continua a essere uno degli epicentri della povertà sociale, economica e educativa e ritrovando una connessione stretta tra welfare e politiche di genere;
- si investa nelle politiche attive del lavoro valorizzando e coinvolgendo le forze sindacali e i tanti imprenditori che pensano allo sviluppo virtuoso in un intreccio fecondo tra economia, cultura, sociale, messa in sicurezza del territorio e tutela ambientale.
Sulla base di queste riflessioni, possibilità e idee, noi persone e organizzazioni impegnate nel civismo attivo proponiamo di incontrarci in una assemblea pubblica centrata sulla narrazione di alcune esperienze concrete che a Napoli e in Campania già oggi realizzano non solo buone pratiche ma anche indicazioni e possibilità per la costruzione di politiche pubbliche. Proposte che “parlano” di cose che si possono fare, perché già si stanno facendo.
Proponiamo un grande evento pubblico che, a partire dai bisogni, dai punti critici e dolorosi della vita civile, nonché dalla concretezza delle attività del civismo in città e in regione, proponga alla politica un confronto tematico, in primis sulla sanità, sul welfare e sul lavoro. Segnalando la disponibilità a ritrovare insieme le forme e i tempi per ristabilire e rendere continuativo e costruttivo il dialogo tra società civile e partiti.
Immaginiamo un’assemblea nella quale trovare una nuova partitura politica, capace di recuperare legami con i bisogni delle persone e nel contempo di valorizzare le tante straordinarie risorse presenti in regione. Il risultato auspicato è un’alleanza di senso tra le molte persone che ogni giorno provano a contrastare il devastante intreccio tra l’economia basata unicamente sul profitto e la deriva autoritaria che ne deriva, necessaria a “governare” povertà, disuguaglianze e ingiustizie sociali e ambientali amplificate proprio da questo modello economico.
Invitiamo tutte e tutti il 22 febbraio, dalle 10 alle 13 al Multicinema Modernissimo di Napoli, per una grande assemblea che parli a tutti quelli e a tutte quelle che ogni giorno nelle loro pratiche, nei loro luoghi di lavoro, nei loro quartieri o territori, nel loro impegno politico e sindacale immaginano e desiderano una regione più giusta dal punto di vista sociale e ambientale.
PRIMI FIRMATARI
Massimo Angrisano (Refugees Welcome NA) – Domenico Basso (operatore teatrale) – Costanza Boccardi (operatrice culturale) – Osvaldo Cammarota (Operatore di sviluppo e coesione territoriale) – (Pasquale Calemme (Coop Millepiedi) – Francesca Coleti (ARCI Campania) – Maria Coppola (adesione via mail) – Pasquale Corvino (Pres. Nuova Cucina Organizzata di Casal di Principe) – Patrizia Cotugno (Associazione A Voce Alta) – Angelo Curti (produttore), Francesca D’Onofrio (Coop Soc L’Orsa Maggiore) – Elena de Filippo (Coop Soc DEDALUS) -Benedetto Di Meglio (A.P.S. mutua consumatori Campania) – Mariano Di Palma (Libera (Campania) – Francesco Evangelista (Rete Vesuviana Solidale) – Emma Ferulano (Ass Chi Rom e … chi no) – Marialuisa Firpo (Desiner) Alfredo Guardiano (magistrato) – Maria Teresa Imparato (Legambiente Campania) Stefano Kenji Iannillo (ARCI Avellino) – Francesco La Monica (#primalepersone) – Giovanni Laino (Ass AQS) – Pasquale Leone (Libera Napoli) – Francesco Madonna (ANPI CE) – Francesca Mauro (Centro l’Arte della Felicità), Massimo Menegozzo (medico del lavoro) – Cesare Moreno (Ass. “Maestri di strada”), – Angelo Moretti (Rete Sale della Terra) Giansandro Morelli (Fisioterapista) – Andrea Morniroli (FORUM DD) – Renato Natale (già Sindaco di Casal di principe), Giuseppe Pagano (insegnante) – Gennaro Pagano (educatore psicoterapeuta) – Raffaella Palladino (Coop Soc E.V.A. ) – Adriana Passione (adesione via mail) – Sergio Peruzy (fondatore “Il meglio di te”) – Barbara Pierro (Ass Chi Rom e … chi no) – Marinella Pomarici (Associazione A Voce Alta) – Andrea Punzo (Centro L’Arte della Felicità) – Nicola Ricci (Segr. Gen. CGIL Na e Campania) – Angelica Romano (“Un Ponte Per”) – Fedele Salvatore (Coop Irene 95) – Giovanni Sgambati (UIL Campania) – Luca Simeone (Direttore Napoli Bike Festival) – Giacomo Smarrazzo (Coop E.R.A. ) – Danilo Tuccillo (presidente Coop Sociale La Locomotiva) – Angelica Viola (Coop L’Orsa Maggiore) – Sergio Viparelli (Ingegnere) – Maurizio Capone
ENTI
A.P.S. Nova Koinè Marigliano – ARCI Campania – Associazione “”chi rom e … chi no”- Associazione APS “A Voce Alta – Associazione Madonna Assunta – Associazione Quartieri Spagnoli – Centro L’Arte della Felicità – Centro Sociale ex Canapificio – CNCA Campania – Coop Soc E.R.A. – Coop Soc Il Millepiedi – Coop Soc Irene 95 – COOP Sociale La Locomotiva – Cooperativa Sociale “L’Orsa Maggiore” – Cooperativa Sociale DEDALUS – Cooperativa Sociale E.V.A. – – Restiamo Umani O.d.V. Scisciano – SmallAxe O.d.V. Poggiomarino – UIL Campania – Welcome Refugees NA – YaBasta! O.d.V. Scisciano – Legambinete Campania, – Forum Disuguaglianze Diversità – Rete Economia Civile Sale della Terra
per adesioni scrivere alla mail: assemblea22feb@gmail.com
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