Officine Gomitoli ’23 – ’24: Partecipazione!
9 Agosto 2024
PArtecipAzione personale e collettiva. PArtecipAzione come diritto, scelta, opportunità. PartecipAzione che ha i/le giovani come attori significativi all’interno delle loro città e dei loro contesti di vita, per le loro caratteristiche innate: spiccata identità generazionale, esser cresciuti/e con l’idea di essere costantemente e istantaneamente connessi/e con ogni parte del mondo, ottimismo di fondo, appartenenza a più culture in dialogo e voglia di essere protagonisti/e in processi di cambiamento, innovazione e, contemporaneamente, consapevolezza della propria storia.
PArtecipAzione vuol dire anche sentirsi parte di un’attività collettiva e sentirsi utile e necessario nel portare a termine tale attività. PArtecipAzione è la facoltà di intervenire direttamente e indirettamente alla vita politica del Paese in cui si vive, attraverso l’esercizio del diritto al voto e degli altri diritti che dovrebbero essere riconosciuti a tutti i cittadini (avere le possibilità e le opportunità di di crescita individuale e socio-culturale). PArtecipAzione è il riconoscere i beni comuni, i beni materiali e immateriali che sono patrimonio della collettività e che vanno tutelati, conservati, difesi e protetti da ciascuno di noi.
PArtecipAzione è il tema che quest’anno ha accompagnato i progetti artistico-culturali secondo il modello arte-educativo del centro Interculturale Officine Gomitoli.
TÈ CON LE RAGAZZE – Laboratorio di educazione ai sentimenti e alle relazioni
È stato uno spazio di dialogo e confronto interculturale per condividere, con la presenza, il coordinamento ed il supporto di figure professionali, tematiche importanti e sensibili.
Il laboratorio ha visto la partecipazione di 11 ragazze: 4 di origine ucraina, 2 di origine pakistana, 1 di origine marocchina, 2 di origine nigeriana, 1 di origine siriana e 1 di origine italiana. E ha avuto momenti di confronto esterni e interni ad Officine Gomitoli, che hanno dato la possibilità alle ragazze di apprendere conoscenze e competenze emotivo-relazionali preziosi per la loro crescita.
Durante questi mesi sono state trattate molteplici tematiche: il femminile sia nella storia che nella contemporaneità individuando e provando a destrutturare gli stereotipi e i pregiudizi di genere; la parità di genere esplorando i contesti e le situazioni in cui l’uguaglianza tra le varie espressioni del genere non viene rispettata; l’educazione ai sentimenti imparando insieme a riconoscere, gestire e sostenere le emozioni, al fine di stare bene con se stesse e con gli altri; l’intercultura condividendo la propria cultura con le altre persone, facendo dialogare le differenze culturali e arricchendosi con la diversità.
Affrontando i vari temi, attraverso il pensiero emozionato, è stato possibile condividere esperienze personali, vissuti e problematiche familiari, dimensioni culturali sentite ostiche, esperienze scolastiche ostacolanti.
Le ragazze, infatti, hanno imparato insieme a riconoscere, raccontare e condividere le proprie esperienze da donne in crescita, potendo contare su uno spazio in cui trovare la possibilità di imparare ad affrontare i vari ambiti trattati e, soprattutto, imparare a conoscersi attraverso lo sguardo condiviso delle pari.
SORSI DI TÈ – Laboratorio di orientamento ed educazione alle relazioni
È stato uno spazio di parola, riflessione e apprendimento che, attraverso attività di gruppo interculturali e ludico-espressive, consentisse di co-costruire competenze orientative per poter essere più consapevoli di sé e riuscire, attraverso un contatto più sincero e autentico con se stessi/e, ad affrontare sfide, opportunità e ostacoli che la crescita, e in particolare l’adolescenza, pongono sul cammino della quotidianità.
Il laboratorio ha visto la partecipazione di 20 ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni: 3 di origine del Bangladesh, 2 della Bulgaria, 1 del Camerun, 7 dell’Italia, 1 della Nigeria, 2 del Pakistan, 1 del Perù, 1 della Repubblica Dominicana e 1 dell’Ucraina. Ha avuto momenti di confronto interni ad Officine Gomitoli ma anche esterni come la visione di Inside Out, un film che è stato utile per comprendere le tematiche affrontate negli incontri precedenti e che ha permesso ai/alle partecipanti di identificarsi in una emozione, quella prevalente del periodo, cercando di individuare caratteristiche, inneschi e eventuale gestione.
Durante gli incontri i/le partecipanti hanno discusso e attraversato temi importanti quali: scelta, attitudini e aspirazioni, motivazioni e passioni, con un approccio retrospettivo e prospettico.
Questo ha permesso di migliorare le competenze individuali e relazionali e la capacità di aspirare dei ragazzi e delle ragazze, dialogando dei punti di forza e debolezza nei vari contesti vissuti.
RADIO GOGO – UN GOMITOLO DI VOCI: Laboratorio di web radio
Il laboratorio di web radio Radio Gogo ha visto la partecipazione di 12 ragazzi dai 17 ai 24 anni, originari di vari Paesi tra cui Albania, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Sri Lanka, Guinea, Ucraina e Nigeria.
Nell’anno 2024, la redazione di Radio Gogo si è cimentata nell’esplorazione di Piazza Garibaldi: un luogo che accomuna tutte le persone che frequentano Officine Gomitoli. Una piazza molto dibattuta sulla quale ognuno ha un’opinione.
Si è pensato di vivere la piazza con orecchie diverse.
“Prova a descrivere piazza Garibaldi in 30 secondi a qualcuno che non l’ha mai vista.” “Chiudi gli occhi, li riapri e sono passati 30 anni…cosa vedi?”
Questo esperimento è iniziato andando in piazza a chiedere ai passanti di descrivere la piazza in 30 secondi a qualcuno che non l’aveva mai vista. Ci si è resi conto di quanto è difficile descrivere un luogo utilizzando solo la voce e soprattutto senza esprimere un giudizio.
Durante i successivi incontri sono stati intervistati diversi attori che vivono o lavorano sulla piazza. In compagnia di Alfonso Di Napoli, del Comitato Orgoglio Vasto, i ragazzi hanno incontrato e intervistato diversi commercianti del quartiere chiedendogli quali percezioni e prospettive abbiano sullo sviluppo della zona, che da sempre è fulcro di dibattiti e questioni. Successivamente è stato ascoltato Fabio Landolfo, dell’Associazione Aste e Nodi, che si occupa di rigenerazione urbana e progettazione di spazi fisici e di relazione.
“Una, nessuna e centomila” è stato il titolo della prima indagine radiofonica su Piazza Garibaldi. Nella sua complessità, questo luogo pubblico appare come Vitangelo Moscarda, il personaggio di Pirandello: molteplice, difficile da descrivere e impossibile da definire.
Oltre alle interviste su piazza Garibaldi, i ragazzi hanno avuto anche l’opportunità di conoscere Marcello Anselmo, documentarista radiofonico di Rai Radio3. C’è stato un momento di confronto sulla comunicazione radiofonica e insieme si è parlato di libertà d’espressione e di quella che è la situazione attuale nel nostro Paese. Perché soprattutto in questo periodo non esiste cosa meno scontata della libertà di esprimersi e di manifestare il proprio pensiero.
Nell’ultima parte del laboratorio è stata ripresa la ricerca sulla dimensione sonora di Piazza Garibaldi e, in collaborazione con Giuseppe Pisano che è venuto a condividere la sua esperienza, il suo materiale e la sua passione per il mondo dei suoni, è nata l’ultima puntata della serie, un po’ diversa dalle altre: una puntata immersiva sulle sinfonie urbane della piazza.
PArtecipAzione – Laboratorio di teatro interculturale
Il laboratorio teatrale, che si è svolto per il terzo anno consecutivo, è il frutto del dialogo virtuoso con diverse realtà attive sul territorio: Manovalanza, Scuola Elementare del Teatro e il Teatro Trianon Viviani.
Ha visto la partecipazione di 26 ragazzi e ragazze dai 14 ai 24 anni, originari di 10 Paesi diversi, tra cui Nigeria, Ucraina, Costa d’Avorio, Cina, Bulgaria, Marocco ed El Salvador.
Il percorso ha attivato e sviluppato un processo di formazione partecipata e trasversale, mirata a scoprire, conoscere e valorizzare le competenze, le capacità e le qualità umane e artistiche di ciascun ragazzo/a. È stato fatto utilizzando metodi e strumenti specifici del teatro sociale e di comunità, con approfondimenti dal gioco scenico alla recitazione, dalla scrittura drammaturgica al canto solista e corale, dal movimento scenico alla danza, dalle tecniche di improvvisazione alla composizione scenica, per edificare un modo necessario e attuale del ‘farsi teatro’ insieme.
Ogni partecipante ha trovato uno spazio concreto di partecipazione, intesa come presenza attiva capace di sviluppare e attuare uno sguardo critico e consapevole, di elaborare ed esprimere idee, emozioni, opinioni, problemi e soluzioni percependo la propria individualità in relazione alla collettività.
Lettura espressiva – Laboratorio di lettura e composizione
L’obiettivo principale del Laboratorio di Lettura era di incoraggiare la comprensione del testo attraverso l’ascolto e di approfondire la grammatica italiana.
I partecipanti sono stati 21 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 24 anni, provenienti da Paesi di varie regioni del mondo, come Bangladesh, Sri Lanka, El Salvador, Cameroun e Burkina Faso. Ci siamo concentrati sulla struttura della frase, verbi, sintassi, frasi idiomatiche, parole sconosciute ed etimologia. Attraverso queste attività, i partecipanti hanno da un lato sviluppato competenze linguistiche più avanzate e attraverso i cerchi di discussione post lettura hanno imparato a esplorare le sfumature delle interpretazioni e delle diverse culture.
Durante il laboratorio, abbiamo affrontato nella prima parte la lettura del libro La trilogia della città di K., di Agota Kristof, discutendo ogni volta i temi che emergevano dal testo. I momenti più significativi del laboratorio si sono verificati quando i ragazzi, profondamente commossi dal contenuto del libro, hanno espresso le loro emozioni alla fine della lettura.
Nella seconda parte, abbiamo partecipato al progetto DIMMI (Diari Multimediali Migranti), un concorso nazionale per la raccolta e la diffusione di testimonianze autobiografiche di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia e nella Repubblica di San Marino.
A settembre andremo in Toscana per assistere alla premiazione dei testi del concorso DIMMI, aggiungendo l’esperienza del viaggio educativo alla già ricca esperienza del laboratorio.
Un giardino di idee – Laboratorio di cittadinanza e partecipazione
Il laboratorio di cittadinanza e partecipazione “Un giardino di idee”, realizzato in collaborazione con Fondaca, ha visto la partecipazione di 16 ragazze e ragazzi provenienti da vari Paesi tra cui Egitto, El Salvador, Repubblica Dominicana, Pakistan, Siria, Sri Lanka e Albania.
È stato un percorso di conoscenza delle bellezze del quartiere di Porta Capuana e di esperienze di impegno civico per la rivalutazione del territorio. I partecipanti hanno conosciuto e coinvolto realtà istituzionali e associative limitrofe ma anche più distanti, che si occupano di tutela dell’ambiente e di servizi per la popolazione, come Legambiente e Villa Medusa Casa del Popolo, per mostrare ai ragazzi e alle ragazze degli esempi di cittadinanza attiva e per stimolare in loro la curiosità e la spinta a partecipare attivamente per il bene pubblico.
Il percorso si è concluso con la volontà dei ragazzi e delle ragazze di raccontare la loro esperienza attraverso delle attività ludiche organizzate da loro stessi e loro stesse all’interno del Parco Re Ladislao, adottato di simbolo di bellezza e di rivalutazione.
Laboratorio di competenze digitali
20 studenti tra i 12 ai 17 anni di 20 nazionalità diverse (come Nigeria, Georgia, El Salvador, Sri Lanka, Pakistan, Repubblica Dominicana, Bangladesh, Capo Verde e Camerun) hanno partecipato al percorso sulle competenze digitali che è stato svolto in collaborazione con power2Cloud nell’ultimo anno.
I laboratori, utili a rendere le ragazze e i ragazzi consapevoli e indipendenti nell’utilizzo della tecnologia, hanno trattato vari argomenti: dall’uso del computer, alle app di Google Workspace, ma anche concetti di marketing, con Hubspot, e di vendita online.
Ci sono molte cose che sembrano scontate, ma non lo sono affatto. Per un po’ di tempo in aula si sono esercitati con lettura e dettati in italiano, passando poi alle app Google Workspace, ma anche a Canva e Shopify, confrontandosi sulle nuove funzionalità utili un domani anche nel mondo del lavoro.
Durante il percorso i ragazzi hanno incontrato e conosciuto anche realtà locali come inStazione e D’Ordia: storie e vertical diversi, uniti da un percorso di digitalizzazione e soprattutto da uses case di successo.
E proprio grazie a questi incontri, uno dei ragazzi che ha seguito il percorso con power2Cloud a iniziato nel periodo estivo un tirocinio lavorativo presso uno store di D’Ordia, avendo la possibilità di mettere in pratica le competenze apprese durante il corso.
Agorà – Laboratorio di fotografia
Il laboratorio di fotografia Agorà condotto da Mario Spada si è tenuto da aprile a giugno e ha visto la partecipazione di un gruppo di 14 ragazze e ragazzi dai 13 ai 22 anni provenienti da El Salvador, Egitto, Sri Lanka, Colombia, Pakistan e Bangladesh. L’intero percorso si è svolto a piazza Garibaldi.
Dopo un primo approccio teorico e pratico all’utilizzo delle macchine fotografiche reflex, il gruppo ha elaborato il progetto in tutte le sue fasi. È stata creata una postazione con una struttura di un paravento a tre ante, in modo da scattare fotografie in forma di fototessera per i documenti di chi ne avesse bisogno e anche con una inquadratura che riprendesse lo sfondo della piazza.
Le fotografie realizzate saranno la base di un’opera di ritratti di persone che arrivano da tutto il mondo: turisti e stanziali, che siano migranti o cittadini italiani.
Io sono questo – Laboratorio di arti visive
Il laboratorio di arti visive è stato condotto da Rino Squillante, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, e ha visto la partecipazione di 18 ragazzi dai 12 e i 17 anni originari di El Salvador, Georgia, Nigeria e Sri Lanka.
Lo scopo è stato quello di immaginare e considerare la propria identità: non tanto concentrandosi su quella sociale, ma sull’identità propria del sé.
I partecipanti in questo viaggio hanno ricostruito la propria immagine utilizzando diversi mezzi, attraverso attività ludico-artistiche comprendendo sia la pittura che il papier collage.
In un primo momento hanno rappresentato se stessi in un ritratto e successivamente hanno creato delle marionette mettendo in scena un vero e proprio spettacolo che affrontava il tema in cui, giostrati dal fato ingestibile, potesse nascere un’amicizia basata sul desiderio di intraprendere un viaggio.
Il tutto ha creato coesione e unione in un ambiente caotico, ma comune e apparentemente distante come una stazione, dando spazio a un qualcosa di così intimo come il sentimento dell’amicizia e della condivisione.
Laboratorio “Acqua come liquidità contemporanea”
– Fondazione Morra Greco a cura di Elisa Perillo
Nel corso dei quattro incontri laboratoriali, è stato esplorato il tema dell’acqua, concentrandosi sulla natura mutevole di questo elemento, analizzando i suoi diversi stati d’esistenza, dalle forme liquide a quelle solide, per trasmettere l’idea di fluidità e cambiamento costante.
Al laboratorio hanno partecipato 8 ragazze dai 12 ai 19 anni, provenienti da El Salvador, Kirghizistan, Sri Lanka e Nigeria. Le ragazze hanno avuto modo di riflettere su come l’acqua interagisca con l’ambiente, contribuendo a trasformare paesaggi, ecosistemi e culture. Attraverso attività pratiche, hanno creato tavole pittoriche ispirate ai paesaggi legati al fluire e rifluire dell’acqua, incoraggiando la creatività individuale e collettiva.
Ogni tavola è stata accompagnata da tracce musicali personalizzate, scelte dai partecipanti, che richiamavano i suoni dell’acqua: il battito della pioggia, il mormorio di un fiume, il gorgoglio di un ruscello, il fragore delle onde marine e la potenza delle cascate. Questa sinergia tra arte visiva e sonora ha permesso di sottolineare l’importanza delle emozioni e delle relazioni, infondendo un senso di continuo cambiamento e rinnovamento.
Alla conclusione del ciclo di laboratori, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare lo studio dell’artista Denis Volpiana, dove abbiamo potuto esplorare ulteriormente le connessioni tra arte, acqua e le sue molteplici interpretazioni. Questa esperienza ha permesso di approfondire non solo l’aspetto estetico dell’acqua, ma anche le emozioni e le storie che essa porta con sé.
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