Iris
Il progetto prevede la realizzazione di un’azione integrata di mediazione sociale in ambito sanitario, finalizzata all’effettivo accesso dei cittadini stranieri ai diritti e servizi sanitari, anche attraverso l’applicazione dell’Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012, già recepito dalla Regione Campania. Anche in presenza di strumenti normativi forti a supporto del diritto alla salute della persona straniera la sua concreta attuazione vede quali principali ostacoli da un lato il deficit di conoscenza dei diritti e delle modalità per concretizzarli, dall’altro la diversità di codici e linguaggi che il sistema sanitario locale utilizza rispetto a quelli del proprio paese d’origine dei migranti. Ciò si traduce spesso con il rinvio nel tempo del problema salute da parte del cittadino straniero, che viene affrontato più quando assume carattere di emergenza che in termini di prevenzione. Le conseguenze di questa situazione possono essere particolarmente severe nel caso delle donne migranti in gravidanza e neomadri, che per la loro condizione di fragilità più difficilmente accedono ai servizi. Tale situazione è stata definita “sottoesposizione assistenziale”, consistente in un gap rispetto alle donne italiane sia nel numero delle visite ed accertamenti in gravidanza, nel post partum e neonatale, sia sotto quello della loro idonea tempistica. Il servizio di mediazione è nato dall’esigenza delle donne straniere di essere orientate, informate, sostenute durante la visita, seguite nel loro percorso di tutela della salute.
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Periodo di attuazione
2017 – 2018
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Finanziatore
Chiesa Valdese (Fondi otto per mille)
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Obiettivi e attività
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze in possesso della popolazione immigrata in tema di diritto alla salute. Valorizzare il ruolo del mediatore come agente di efficace comunicazione e garanzia dei diritti. Promuovere la conoscenza e la corretta applicazione da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari della normativa vigente. Rendere i servizi sanitari pubblici più accessibili alle donne e alle famiglie straniere anche in termini di capacità di accoglienza e decodifica.
Nello specifico il progetto attua le seguenti attività:
- mediazione linguistica e culturale, in sede fissa e a chiamata, presso i servizi socio sanitari;
- sostegno durante le visite e percorsi sanitari;
- facilitazione nella comunicazione tra paziente e personale medico;
- decodifica dei bisogni;
- informazione e orientamento ai servizi territoriali;
- elaborazione e traduzione del materiale informativo.
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Destinatari
Donne immigrate; minori stranieri e loro famiglie.
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Sede
II Policlinico di Napoli – Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia
A. O. P Santobono Pausilipon di Napoli
Ospedale SS Annunziata – Unità Operativa Complessa Tutela Salute Donna -
Contatti
Tel. 081293390