Masarat
Masarat è un progetto nato per migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti, anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche lesive.
Masarat vuole favorire processi di affrancamento dalla violenza e da forme di discriminazione di donne e ragazze migranti e rifugiate attraverso percorsi volti all’autonomia e all’inserimento sociale, supportati da strumenti specifici di presa in carico psicosociale attraverso il dispositivo etnopsichiatrico, al fine di offrire un intervento etno-clinico volto a valorizzare il “capitale narrativo” delle donne straniere. L’autodeterminazione sociale delle destinatarie viene inoltre conseguito attraverso percorsi ad hoc di potenziamento o recupero del loro “capitale culturale”, prevedendo il supporto per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nel paese d’origine o la professionalizzazione ex novo da ottenere valorizzando le competenze acquisite informalmente. Si conta di promuovere la piena emancipazione sociale oltre che economica delle destinatarie potenziandone il “capitale sociale” e la rete di relazioni non disfunzionali.
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Periodo di attuazione
2018 – 2020
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Finanziatore
Dipartimento per le Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri
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Obiettivi e attività
Masarat vuole favorire processi di affrancamento dalla violenza e da forme di discriminazione di donne e ragazze migranti e rifugiate attraverso percorsi volti all’autonomia e all’inserimento sociale, supportati da strumenti specifici di presa in carico psicosociale attraverso il dispositivo etnopsichiatrico.
In particolare prevede azioni di:
- ricerca azione;
- programmi individualizzati di presa in carico psico-sociale;
- rafforzamento delle competenze delle operatrici sociali;
- avvio di un servizio pilota di presa in carico etnopsichiatrica ed etnopsicologica;
- rafforzamento del capitale sociale mediante laboratori multietnici, video narrazioni biografiche, laboratorio di fotografia delle emozioni;
- percorsi di orientamento al lavoro sostenuti da borse di cittadinanza.
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Destinatari
Donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche lesive.
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Contatti
Tel 373/8535680