Movimenti Educativi: arte, ribellione e nuovi sguardi sul mondo

27 Maggio 2025
Un viaggio tra i musei della città, tra opere contemporanee, laboratori creativi e riflessioni profonde sul tema della ribellione.
Le ragazze e i ragazzi del progetto Movimenti Educativi hanno intrapreso un percorso formativo intenso, che ha attraversato alcuni dei luoghi simbolo dell’arte contemporanea a Napoli: il Museo Madre, le Gallerie d’Italia e la Fondazione Morra Greco.
All’interno di questo itinerario, uno dei momenti più significativi è stato il laboratorio “A caccia di storie”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Educativo della Fondazione Morra Greco. Un’esperienza immersiva che ha messo al centro il rapporto tra arte e ribellione, stimolando i partecipanti a guardare le opere da prospettive nuove, a destrutturarle e ricomporle attraverso la tecnica dell’assemblaggio narrativo, visivo e verbale, uno dei linguaggi più sperimentali del Novecento.
Ne sono nati racconti originali, oggetti immaginari e storie costruite con creatività e spirito critico. Ogni ragazza e ragazzo ha immaginato e disegnato il proprio “oggetto ribelle”, inventandone la storia e trasformandola in una audio-storia — sì, è in arrivo anche un podcast!
E tu, a cosa ti ribelli?
A partire da queste esperienze, ogni partecipante ha poi elaborato una tavola grafica personale da presentare alla prova orale dell’esame di terza media: un lavoro che unisce riflessione, narrazione e creatività visiva. Ogni tavola si ispira a una figura ribelle scelta individualmente, a cui sono stati dedicati un ritratto e una narrazione audio.
Ma il percorso non si è fermato qui. A maggio, sotto la guida dell’artista Alessia Montefusco, è nato un nuovo laboratorio tra il salone di Officine Gomitoli e le stanze della Fondazione Morra Greco: un laboratorio di street poster art.
Ragazze e ragazzi hanno realizzato manifesti che raccontano la loro figura ribelle, ciascuno corredato da uno slogan e da un QR code per ascoltare le storie registrate. Un modo per portare queste voci fuori dalle aule e dai musei, rendendole visibili nello spazio pubblico…
Il progetto è finanziato da Agenzia per la Coesione Territoriale.
Tutto il percorso è stato accompagnato da educatori, operatori e mediatori interculturali della Dedalus Cooperativa Sociale.
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