Iris

25 Gennaio 2018
Il progetto prevede la realizzazione di un’azione integrata di mediazione sociale in ambito sanitario, finalizzata all’effettivo accesso dei cittadini stranieri ai diritti e servizi sanitari, anche attraverso l’applicazione dell’Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012, già recepito dalla Regione Campania. Anche in presenza di strumenti normativi forti a supporto del diritto alla salute della persona straniera la sua concreta attuazione vede quali principali ostacoli da un lato il deficit di conoscenza dei diritti e delle modalità per concretizzarli, dall’altro la diversità di codici e linguaggi che il sistema sanitario locale utilizza rispetto a quelli del proprio paese d’origine dei migranti. Ciò si traduce spesso con il rinvio nel tempo del problema salute da parte del cittadino straniero, che viene affrontato più quando assume carattere di emergenza che in termini di prevenzione. Le conseguenze di questa situazione possono essere particolarmente severe nel caso delle donne migranti in gravidanza e neomadri, che per la loro condizione di fragilità più difficilmente accedono ai servizi. Tale situazione è stata definita “sottoesposizione assistenziale”, consistente in un gap rispetto alle donne italiane sia nel numero delle visite ed accertamenti in gravidanza, nel post partum e neonatale, sia sotto quello della loro idonea tempistica. Il servizio di mediazione è nato dall’esigenza delle donne straniere di essere orientate, informate, sostenute durante la visita, seguite nel loro percorso di tutela della salute.