Igea: i bisogni di salute delle donne migranti
Igea: i bisogni di salute delle donne migranti
Promozione della prevenzione, degli stili di vita salutari e della diagnosi precoce
Un progetto destinato a donne legate a flussi prevalentemente maschili, giunte per ricongiungimento familiare, provenienti principalmente da paesi asiatici, africani e dall’est Europa.
Promuovere la salute in una prospettiva transculturale è fondamentale per motivare le donne ad adottare comportamenti salutari ed essere promotrici di salute. Il progetto Igea ha per obiettivo generale la promozione della health literacy, ossia la capacità delle persone di comprendere l’importanza della propria salute, per favorire la cultura della prevenzione e l’empowerment di comunità presso la popolazione migrante femminile nella città di Napoli.
Le donne straniere residenti a Napoli, che costituiscono il 49% dell’intera comunità migrante sono soprattutto lavoratrici sole, coniugate e non economicamente autonome, appartenenti a culture patriarcali, che sperimentano il conflitto tra ruolo di genere attribuito dal coniuge e quello locale. A tale presenza va aggiunta quella delle giovani di seconda generazione, che vivono “tra due mondi”, in una condizione di pendolarismo perenne e conflittualità sia coi genitori, spesso più legati ai valori culturali della terra di origine, sia con la società d’accoglienza, dove sono viste come straniere anche quando nate in Italia o arrivate nella prima infanzia. Questo scenario determina forme di forte discriminazione di genere, rafforzando stereotipi e pregiudizi che relegano la donna ai contesti di cura e familiari e ne precludono autodeterminazione e autonomia. Per le straniere, soggette a una doppia discriminazione legata al loro essere donne in terra straniera, la violenza intrafamiliare diventa più pericolosa, in quanto scarsa è la conoscenza di strumenti di tutela.